L' Inno cannibale di Unis
Formula 274

È Unis che mangia la loro magia, possa ingoiare [anche] i loro Akh. I loro Grandi sono per il suo pasto della mattina,

li loro medi per il pasto serale, i loro piccoli per il suo pasto notturno.
Si noti il termine ḥr(y)-ib "colui che è nel cuore" per intendere una via di mezzo fra grande e piccolo.

I loro anziani e le loro anziane sono per la sua fornace. Sono i grandi del cielo settentrionale che pongono per lui

la fiamma per i calderoni che è sotto di loro con le cosce dei loro primogeniti.

Coloro che sono nel cielo servono Unis, preparando per lui le pietre dei focolari con le gambe delle loro donne.
Per phr n "servire" vedi Faulkner p. 93: per šsr "preparare le pietre (del focolare)" vedi Erman-Grapow Vol II p. 547.

Egli ha viaggiato intorno ai due cieli completandoli ed è transitato sulle due rive. Unis è molto potente, è potente fra i potenti.

È Unis l'Ashem* degli Ashemu, è il grande, ciò che trova sulla sua strada lo mangia per sé completamente crudo.
*Un tipo di immagine sacra.

Il posto giusto di Unis è alla testa di tutti i nobili che sono all'orizzonte, è Unis il Dio più anziano.

A migliaia lo servono, a centinaia gli fanno offerte; a lui è dato un registro di grande potere da parte di Orione, padre degli Dei.

Unis ha ripetuto le apparizioni nel cielo; è stato incoronato come signore dell'orizzonte;

ha spezzato le vertebre delle [loro] colonne, e si è impadronito dei cuori degli Dei.
Per la grafia di bqsw vedi l'introduzione.

Lui ha mangiato la [corona] rossa ed ha ingoiato la verde;

Unis si nutre dei polmoni dei saggi e si soddisfa vivendo dei [loro] cuori e della loro magia.

Dunque Unis lecca i seshebu* che sono nella [corona] rossa e si rallegra
* Il termine sbš (qui al plurale sbš.w) è intraducibile, unico riferimento l'aggettivo "chiaro/sereno (del cielo)" (Vygus p.1826).

quando la loro magia è nel suo ventre.