Note metodologiche

Ovvero cose noiose ma utili per capire il testo e le sue varianti.

Sono partito dal testo dal papiro Sallier II, trascritto in geroglifico sul “XVII Laboratorio di filologia” di Livio Secco. Il papiro Sallier II è la fonte più completa ma talvolta presenta errori di copiatura (vedi il nome del narratore) ed esistono altre fonti (parziali) sui vari ostraka che presentano altrettanti errori e correzioni (Cfr. Juriens pp. 333-351); ho dunque consultato la tesi di dottorato di J. Jurjens (vedi bibliografia) che riporta numerose fonti alternative (Papiro Berlino, Papiro Anastasi VII, Papiro Berlino P.29054 e vari ostraka e tavolette); ho fatto così un "collage" fra le varie fonti procedendo in questo modo:

  • Nel caso di discrepanza tra le fonti ho scelto la versione corretta o che, comunque, avesse un senso logico, in alternativa la più frequente ma, a volte, anche quella che mi piaceva e convinceva di più. Quando ne valeva la pena ho fornito alcuni versioni alternative del testo geroglifico.
  • I segni non sono disposti secondo lo stile trovato nel papiro o negli ostraka, sono raggruppati per dare un senso estetico e risparmiare un po’ di spazio, le righe non sono quelle originali, le ho a volte raggruppate, sempre per risparmiare spazio.
  • Se disponibile ho preferito riportare la fonte senza errori di copiatura, se non disponibile una fonte corretta mantengo l'errore.
  • La traduzione in italiano è una somma fra: traduzione letterale / versione poetica di Edda Bresciani in “Letteratura e poesia dell’antico Egitto” / traduzione personale e gusto personale; il tutto per cercare di mantenere uno stile poetico che sia piacevole da leggere ma che possa non discostarsi troppo dal testo originale.
  • Tutte le professioni sono seguite da un termine b3kw (vedi figura) "del lavoro" interpretabile come "colui che di lavoro fa ..."; tale termine è praticamente sempre omesso in traduzione e, per alleggerirla, ho deciso di ometterlo anche in translitterazione come se fosse una sorta di determinativo.
  • I termini egiziani generici tipo iri "fare" e rdi "porre, mettere, fare in modo che", sono talvolta riadattati sulla base del contesto.
  • Le forme rafforzative dell' imperativo come ir=f / (i)r=f sono state spesso omesse. Per le forme narrative ed i relativi ausiliari di enunciazione si rimanda ai corrispondenti capitoli del Grandet-Mathieu, da me (indegnamente) riassunti negli appunti di grammatica.
  • Ho mantenuto la puntazione, in rosso.
  • Ho mantenuto la colorazione rossa dell'incipit delle varie stanze, seguendo il papiro Sallier II.
  • Ho ridotto al minimo le note per non spezzettare troppo la lettura. 

Varie versioni dell'incipt, (J. Jurjens 2024).

Alcuni passaggi sono molto diversi fra loro e le fonti sono più scarse (J. Jurjens 2024).


Il termine b3kw lavoro / lavoratore.

  • Le immagini dei riferimenti del dizionario sono riprese da https://middleegyptian.azurewebsites.net/, fondamentalmente per praticità; in questo sito vengono citate le pagine del dizionario Faulkner "digitalizzato" (maggiori informazioni quiqui). Quando trovo un riferimento riporto, però, la pagina del Faulkner "originale".

Il testo è a tratti ostico ed alcuni versi e termini sono di difficilissima interpretazione, sono proprio quei passaggi che danno origine a traduzioni estremamente diverse o che, talvolta, vengono omessi. Io ho deciso di "giocare lealmente" ed espormi mantenendo il più possibile il testo per intero, cercando di dare un'interpretazione a tutte le frasi e rassegnandomi all' "errore dello scriba" solo in caso non avessi altre ipotesi. Dei passaggi particolarmente ermetici ho fornito (e sto completando) alcune integrazioni e versioni alternative.

Quindi il testo che ho ottenuto è diverso, alla fine, da tutte le fonti presenti in circolazione, è una mia versione personale. NON è una pubblicazione filologica: è un gioco che ho fatto per omaggiare una grande opera, mosso unicamente dal desiderio che avevo da anni di poter analizzare e capire il testo geroglifico originale.

Spero, comunque, che nei meandri della rete qualcuno la apprezzi.