Primo annesso orientale, muro nord.
(Libro dei morti cap 94)
In questa scena è scritto un passaggio del “Libro dell’Am-Duat” (conosciuto come il “Libro dei morti”), più precisamente il capitolo 94. A destra trovate le didascalie dei personaggi, a sinistra la formula per chiedere al dio Thot (dio della conoscenza e protettore degli scribi) il materiale per diventare scriba ovvero un’apposita tavoletta ed un recipiente per l’acqua (si possono vedere entranbi sul supporto di fronte alla regina, sul recipiente è seduta una rana, verosimilmente la dea Heket).
 
                    Fonte immagine: Wikipedia CC BY 4.0
Alle spalle di Nefertary (a sinistra)
 
                    Formula per chiedere un recipiente d'acqua ed una tavola da scriba dalla mano di Thot nella necropoli, da parte dell'Osiride
 
                    la grande sposa reale, signora delle due terre Nefertary amata da Mut, giustificata: "Oh grande che sei visto da suo padre, custode di questo libro
 
                    di Thot! Guardami, io sono venuta, sono divenuta spirito (Akh), sono divenuta anima (Ba), sono divenuta potente,
 
                    mi sono equipaggiata con le scritture di Thot; portami via, affrettati Aker
 
                    che sei nel Sesheta, portami la brocca, portami la paletta di questo allievo
 
                    di Thot ed i segreti che sono in loro, gli dei. Guardami, io sono (dire due volte)
 
                    uno scriba! Portami i fluidi putrefatti di Osiride che io possa scrivere, che io possa fare ciò che il dio grande ha detto, nella perfezione
 
                    di ogni giorno, nello splendore di ciò che mi hai ordinato; oh Ra-Horakhty, possa io esercitare la Maat e raggiungere la Maat".
Didascalia di Nefertary
 
                    La grande sposa reale, signora delle due terre
 
                    Nefertary amata da Mut, giustificata
 
                    presso il dio grande
Didascalia di Thot
 
                    Parole dette: "Io ti ho dato le apparizioni di Ra.
 
                    (parole dette) Io ho dato a te un posto nella terra sacra".
 
                    Thot signore di Ermontis
 
                    dio grande, nel cuore
 
                    della terra sacra, colui che rivela la verità
 
                    all'Enneade. Protezione, vita, stabilità potere.
Commento
Testo interessante, sono citate due divinità poco note:
Aker è un'antica divinità della terra; personificazione della terra e, di conseguenza, dell'oltretomba. Aveva forma di Leone o "sfingiforme" con corpo di leone e testa umana. Aker aveva il ruolo di guardiano dell'aldilà, ad esempio nel libro dell'Am-duat protegge la caverna di Sokar.
Sesheta, o Seshety, è una divinità che riuniva e rinchiudeva le membra dei defunti nel suo nome di "signora dei recinti". Essa allatta gli Spiriti (gli Akhu) e, come compagna di Thot enumerava assieme a lui i loro panegirici ed assicurava le provviste ai loro Ka nella Duat. La dea era vestita con pelli di felino come i sacerdoti sem. Sesheta è anche il nome di un recinto ove i defunti sono rinchiusi nell'aldilà.
Interessante, da un punto di vista grammaticale anche la forma compiuta (stativo) per Akh (spirito) e Ba (anima) dal significato “diventare anima e spirito”. Le traduzione in italiano di questi due termini è, inevitabilmente, approssimativa, in quanto  il concetto egiziano di Ba e Akh (ma anche Ka) è difficilmente assimilabile ai termini della nostra religione.
Nella frase finale il termine Maat può essere tranquillamente sostituito con Giustizia/Verità.
Bibliografia
Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto, vol.I, Ananke, Torino, 2011.
