L'ultima frase si merita un piccolo approfondimento in quanto ha varie versioni negli ostraka: in particolare: il nn iniziale è presente su quasi tutti gli ostraka ed il papiro Amherst XIV ma non sul papiro Sallier II (e solo su quello), il papiro Anastasi VII è illeggibile in quel punto (Jurjens p.152) la frase viene comunemente tradotta "i suoi figli vengono bastonati" (con omissione del nn iniziale) (Bresciani p.141 che aggiunge un "molto" interpretando il sp-2 come un rafforzativo), alludendo alla scarsa autorevolezza del padre he ricade sui figli che vengono bullizzati (Secco p.78);  il verbo pnq ("colpire con bastone" ma anche "scaricare una nave" o "spendere provviste"), infatti, viene spesso interpretato come qnqn "bastonare" (Secco p.78) con un presunto errore dello scriba del quale, però, non ho trovato nessuna fonte che lo riporta in modo "corretto"; faccio notare anche che il papiro Sallier II è anche l'unico che riporta il sp-2.

Personalmente ho preso la versione più comune nel testo (che ha, comunque, senso compiuto) cercando di inserirla nel contesto: il povero muratore ha finito il lavoro ma dopo un mese o non è stato ancora pagato (come da prassi in natura con provviste) o queste sono scarse ed i suoi figli non possono spenderle perché se le devono mangiare. Ho dunque interpretato il termine pqn come "spendere provviste" in analogia con la versione di Manzini "il cibo che porta a casa non è sufficiente per i figli" (Manzini p. 76).

Versioni dell'ultimo verso "del muratore" (Jurjens p. 152)