L'insegnamento di Khety
alias: La satira dei mestieri
Trascrizione geroglifica, translitterazione e traduzione
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Inizio dell'insegnamento fatto da un uomo di Tjaru*
* In due fonti (tra cui il papiro Sallier II) il termine t3r.t è scritto con un determinativo M3 + O1, interpretabile come "cabina della nave" ma nella maggioranza di queste è interpretabile come la località Tjaru (Jurjens pp. 72-73) (Secco p.62).

di nome Khety, figlio di Duauf, per suo figlio di nome Pepy

mentre naviga a Sud diretto alla Residenza

per iscriverlo alla scuola degli scribi,

ad aumentare [il numero de]i figli dei notabili che sono preposti alla Residenza.

Allora egli gli disse: «Ho visto chi viene bastonato, ho visto chi viene bastonato!
Per m33⁓n=i vedi grammatica.

Devi mettere il tuo cuore dietro la scrittura*; io ho visto chi viene deportato a causa del suo lavoro;
* nel senso che deve applicarsi allo studio poiché questo viene prima di tutto.

vedi, non esiste qualcosa di più importante della scrittura, essa è equivalente in valore all'acqua* .
* Inutile dire quanto sia essenziale l'acqua in un deserto; per ḥr "del valore di" Cfr. Grandet-Mathieu p. 49.

Leggi alla fine il libro della Kemyt, troverai in esso questa affermazione

che dice: "Uno scriba di ogni ufficio della Residenza non sarà povero in essa".

Chi [invece] realizza i bisogni di qualcun' altro, non ne uscirà soddisfatto.

Ed io ho visto incarichi come questo, proprio come questa frase ne parla!

Ti farò amare la scrittura più di tua madre, farò entrare la [sua] bellezza nei tuoi stessi occhi;
Per m ḥr=k "nei tuoi stessi occhi" vedi Faulkner p. 174.

lei è più grande, invero, di ogni altra professione; non ne esiste una uguale su questa terra.
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"Lei è più grande, invero, di ogni altra professione; non ne esiste una uguale su questa terra".