L'insegnamento di Khety, pagina 5

Il corriere* esce verso i paesi stranieri, ha fornito i suoi beni ai suoi figli

* Traduzione desunta dal contesto. Il termine "mercante" è diverso (es. šwyty).


temendo i leoni e gli asiatici;


ne è consapevole quando è in Egitto; quando giunge da là, dai campi;


e giunge a casa sua la sera, è spezzato a metà dal camminare;


la sua casa è di tela e mattoni, non ritornerà con un cuore felice.*

In alcune fonti il termine pr presenta il determinativo D54 diventando "uscire"; in alcune fonti il termine nn è mancante, stravolgendo il senso della frase (Jurjens pp. 181-183).


Il raccoglitore [di canne?]* ha le dita marce, l'odore corrisponde a quello dei cadaveri,

* Termine non chiaro, la traduzione è desunta dal seguito del testo. Sicuramente è un lavoro diverso dal precedente a p. 3.


i suoi occhi sono sottomessi alla miseria che gli appartiene*; non può allontanarsi dal suo posto,

* Il suffisso =f è stato reso con A1 anzichè I9. In altre fonti gli occhi sono wrḥ: "gli bruciano" o "sono unti" (Jurjens pp. 184-185).


passa la giornata tagliando le canne, i suoi abiti sono il suo abominio.


Il calzolaio sta estremamente male, porta la sua attrezzatura per l'eternità,


sta bene come sta bene uno in tra i cadaveri e mastica le pelli.


Il lavandaio lava sulla riva,  il suo vicino è Khenty, il coccodrillo*;

* Il termine ḫnty si potrebbe riferire al coccodrillo (Vygus p.2429) o, più precisamente, al nome di una divinità coccodrillo (Faulkner p.194, Chioffi-Rigamonti p.55).


suo padre scende nell'acqua malsana, sua figlia non se ne allontanerà*;

* Questa frase allude, forse, alla misera condizione dei lavandai, a cui sono sottoposti di generazione in generazione ma lo scriba potrebbe aver confuso il suffisso =f con it=f, quest'ultimo è però presente su tutti i documenti disponibili (Jurjens pp.190-191)

In altre fonti il termine s3.t è sostituito con s.t, potrebbe dunque essere un errore: la frase diventerebbe "non si può allontanare dal suo posto"(Jurjens p.191; Cfr Jurjens p.185).


non è lavoro del quale esserne contenti, invecchia prima di ogni altro lavoro;


rimescola la poltiglia sul posto degli escrementi*, non c'è una sola parte del corpo pulita in lui;

* Probabilmente biancheria sporca.


gli viene dato un vestito da donna che [prima o] poi sarà [macchiato] con le mestruazioni.


piange passando la giornata con l'asse da bucato [...]* e la sua pietra

* Parte senza senso nel papiro Sallier II, mancante o illeggibile in altre (Cfr Jurjens p. 196) vedi qui.


Gli viene detto: "Biancheria sporca vieni da me! Le due rive si rovesceranno su di te!"*

* viene insultato dai passanti che, forse, alludono alla sua posizione con la faccia vicina al terreno o alla vicinanza all'acqua del fiume.

In alternativa "le labbra sono rovesciate in te" ovvero non si può rifiutare di lavare ulteriori panni.


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